Il lavoro esamina l'attitudine dei diversi filoni di management accounting a colmare lo scollamento tra teoria e pratica manageriale. La trattazione segue un percorso storico-evolutivo che posiziona i diversi filoni rispetto ai problemi del processo informativo-decisionale, spiegando tale posizionamento attraverso le assunzioni paradigmatiche sottostanti a quei filoni.
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La tesi principale di questo volume consiste nell'unitarietà del processo informativo-decisionale, che si traduce in una precisa assunzione ontologica: l'unitarietà della natura socio-tecnica di qualunque realtà. Si sostiene così che la mancata o insufficiente connessione tra teoria e pratica nella contabilità direzionale dipenda da una frattura artificiosa dell'unitario processo informativo-decisionale. Tale frattura è dovuta al bisogno di semplificare la realtà allo studio: o identificandola con il solo processo informativo, con il corollario di focalizzare la contabilità direzionale sulla sola produzione di informazioni, e di qualificarla così come disciplina tecnica (limite proprio degli studi funzionalistici); o assimilandola con il solo processo decisionale, con la conseguenza di esaminare la contabilità direzionale in rapporto alla comunicazione e all'uso delle relative informazioni, qualificandola come disciplina sociale (limite proprio degli studi interpretativi).